Facebook: è antipatico chi pubblica tante fotografie

Ben quattro università britanniche hanno approntato un nuovo studio sugli utenti che pubblicano un numero superiore alla media di fotografie su Facebook. Di norma sono i più antipatici.
di Nino Grasso pubblicata il 10 Agosto 2013, alle 09:31 nel canale WebSe siete fra quei fastidiosissimi utenti che riempiono pagine e pagine di fotografie e impestano le bacheche dei vostri malcapitati amici su Facebook, sappiate che vostro malgrado non sarete visti di buon occhio da questi ultimi.
È quanto emerge dai risultati di un nuovo studio condotto da ben quattro università britanniche, che ha dimostrato che c'è una relazione inversamente proporzionale alla frequenza con cui vengono pubblicate foto su Facebook e l'indice di gradimento di cui lo stesso utente gode fra i suoi amici del social network,
"La nostra ricerca ha trovato che coloro che postano frequentemente fotografie su Facebook rischiano di danneggiare le relazioni interpersonali nella vita reale", scrive l'autore degli studi, il Dr. David Houghton, nel report finale. "Questo perché le altre persone, a parte gli amici intimi e i parenti, non sembrano relazionarsi bene con gli utenti che condividono costantemente foto che ritraggono loro stessi."
Logicamente, Houghton pone l'accento sulle differenti categorie di amici, che reagiscono in maniera diversa in base al grado di intimità che abbiamo con un determinato utente. La maggior parte delle categorie, tuttavia, reagisce in maniera negativa.
Lo studio è stato condotto in maniera decisamente semplice. Poco più di 500 partecipanti sono stati coinvolti nei sondaggi, in cui veniva chiesta la frequenza con la quale determinati utenti pubblicavano nuove foto di tipi diversi sul social network. In seguito è stato calcolato il livello relazionale e di intimità con l'amico in questione. I risultati sono estremamente chiari dal grafico che riportiamo poco sotto.
Come è possibile vedere dai risultati, agli amici piacciono le foto degli amici e ai partner le foto del rispettivo compagno. Tuttavia, tutti gli altri nostri contatti del social network sembrano detestare le foto che pubblichiamo, soprattutto se lo facciamo con insistenza. Maggiore sarà la frequenza e più saremo considerati in maniera negativa. Come riporta Gizmodo, il Dr. Ben Marder dell'Università di Edimburgo ci dà la soluzione: "Il mio consiglio per la gente a cui piace condividere le proprie foto o link è: pensaci due volte e condividi una volta sola", oppure c'è pur sempre Flickr.
35 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infomi sembra ovvio, la sociologia è una scienza e come tale ha i suoi studi e questo mi sembra uno intelligente e coerente.
Perche secondo te certi "studi" sono sbagliati a priori? se non li fai non potrai mai sapere a cosa portano quindi a priori escluderne uno al posto di un altro è un pessimo sistema per studiare un argomento in generale.
C'è stata gente cha ha studiato il fatto che se un oggetto che hai in mano lo lasci cadere questo inspiegabilmente cade a terra, studi simili che a leggerli ti isembreranno idioti e fatti da bambini mentecatti son invece rivoluzionari e fatti da geni che hanno creato le basi della scienza moderna.
Aggiungerei che stanno antipatici (per non dire altro) quelli che pubblicano aggiornameni di stato a raffica, sia su quello che fanno che su quello che pensano.
Io avevo un contatto che tutti i santi giorni pubblicava almeno 5-6 post relativi alle puntate delle (infinite) serie tv che segue, insieme a decine di foto degli attori, con commenti da 12enne allupata (ha 23 anni... credo).
Inutile dire che l'ho bloccata istant.
Su FB, al posto del solo "mi piace", dovrebbero mettere un ovvio "non mi piace" e, ancora più utile, "non me ne frega un c@zzo".
Io ho "nascosto" una marea di gente per gli stessi motivi. Ho sempre la sensazione che non soltanto facebook, ma l'accesso ad internet stesso non sia per tutti.
Perche secondo te certi "studi" sono sbagliati a priori? se non li fai non potrai mai sapere a cosa portano quindi a priori escluderne uno al posto di un altro è un pessimo sistema per studiare un argomento in generale.
Non ho detto che certi studi siano sbagliati a priori, ho solo detto che sono completamente inutili a priori
Anche se non so dove andrà a parare il risultato di questo studio, so che alla fine otterò un profilo psicologico e uno studio sull'interazione tra soggetti: e sinceramente ne possiamo vivere anche a meno.
Tutti questi soldi io li spenderei per ricerche un pelino più concrete, come la medicina (tanto per citarne una). Visto che i soldi destinati alla ricerca sono pochi, bisogna sfruttarli proprio bene.
what?
Anche se non so dove andrà a parare il risultato di questo studio, so che alla fine otterò un profilo psicologico e uno studio sull'interazione tra soggetti: e sinceramente ne possiamo vivere anche a meno.
Tutti questi soldi io li spenderei per ricerche un pelino più concrete, come la medicina (tanto per citarne una). Visto che i soldi destinati alla ricerca sono pochi, bisogna sfruttarli proprio bene.
what?
Presumo che si riferisca a Galileo...
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